Il futuro dell’agricoltura italiana dipende molto da quanto si vorrà cambiare in termini di operatività, di tecnologia, di mentalità, soprattutto nella testa di chi conduce e coltiva. Mai come in questo periodo, giornate come quelle organizzate da Agricola Grains all’interno del ciclo di convegni denominato BioTour, rappresentano una risorsa importante per gli operatori del settore primario, presentando dati, informazioni e tecniche utili a intraprendere al meglio il percorso di conversione all’agricoltura biologica.
E’ certo che gli obiettivi tecnologici sono importanti per rendere sempre più competitivo il comparto agricolo, ottimizzando la gestione delle risorse, eliminando gli sprechi e riuscendo a dare più marginalità all’azienda; è altrettanto vero che, cercando una leva che agisca con maggior impatto sul reddito dell’imprenditore agricolo, questa la troviamo nelle produzioni dall’alto valore intrinseco, che il consumatore identifica in prodotti salubri, dall’elevato valore nutritivo e senza residui di pesticidi e prodotti chimici: perciò è disponibile a pagarli con un prezzo più alto.
Questa realtà noi di Agricola Grains la riassumiamo in una Produzione Biologica di Precisione, dall’alto contenuto tecnologico, supportata da una meccanica sempre più performata, il tutto unito a solide basi date dalla qualità delle produzioni. Oggi la produzione biologica non è più nicchia, non è un concetto astratto, ma si fonda su basi scientifiche, una realtà ormai consolidata e in continua espansione. La quale, coadiuvata da mezzi tecnici sempre più efficaci, soddisfa sempre più tutte le esigenze di ogni agricoltore. L’aiuto dato dall’uso di questi macchinari e di queste tecnologie nella gestione delle erbe infestanti è per noi di fondamentale importanza per realizzare i massimi produttivi.
Nonostante ciò, la diffidenza riscontrata rispetto a questo modello produttivo è ancora molta, forse troppa se si considera anche l’attuale situazione in cui versa il mondo del convenzionale. Gli operatori del settore sono spaventati principalmente dalla gestione delle infestanti e dalla reale possibilità di nutrire la coltura bio. La nostra esperienza ci dimostra che queste problematiche esistono, sono reali ma comunque sono superabili in un certo arco di tempo necessario per adattarsi al metodo. Siamo consapevoli, come in ogni processo di cambiamento, che lo scetticismo possa essere molto, ma anche grazie alle nostre esperienze, possiamo offrire ad ogni operatore del settore primario, la possibilità di fare reddito con il seminativo bio.
Anche per questo siamo in giro per l’Italia a promuovere il Biologico ed è presto svelato lo scopo del BioTour by Agricola Grains, che ormai conta più di 90 eventi organizzati dal 2015 ad oggi. Lo scenario che raccontiamo vede il mondo dell’agricoltura convenzionale in continua sofferenza, sia per il valore del prodotto, sia per la concorrenza delle produzioni provenienti dall’estero, sia anche per una gestione agronomica sempre più difficoltosa e più onerosa (ad esempio la resistenza agli erbicidi da parte delle infestanti costringe gli agricoltori a ulteriori interventi sempre più onerosi).
Questa realtà si differenzia dalle produzioni biologiche, le quali stanno incontrando sempre più consensi da parte dei consumatori, oggi più attenti a cosa mangiano e alla loro salute; per i bio-agricoltori prezzi molto più favorevoli rispetto al convenzionale e soddisfazioni produttive sempre maggiori.
Produrre biologico infatti si sta dimostrando possibile e vincente, soprattutto avvalendosi delle nuove tecnologie, della meccanica sempre più performante, unitamente ad una maggiore disponibilità di mezzi tecnici (prodotti fitosanitari, biostimolanti, concimi ammessi in agricoltura bio, etc).
I vantaggi di coltivare bio sono molti, ad esempio:
- Forte richiesta di prodotto certificato
- Prezzi delle produzioni sensibilmente più alti rispetto al convenzionale
- Implemento dei servizi e dei supporti tecnici al sistema di coltivazione
Queste considerazioni ci portano a definire corretta la linea intrapresa e il nostro consiglio è di convertirsi al biologico e seguirne i regolamenti (Reg CE 834/07 e Reg. CE 889/08).
Grazie ai nostri tecnici siamo costantemente a supporto dei produttori, allo scopo di ottenere insieme il massimo benefico in termini produttivi e qualità del prodotto: questo attraverso visite periodiche in campo e assistenza tecnico-agronomica mirata. Il consiglio è di seminare soia, colza e girasole.